Utilizzo di matrici siliciche e organo-siliciche per la stabilizzazione di enzimi e per processi di decontaminazione da ioni di metalli pesanti.

I processi sol-gel sono processi che, in blande condizioni di pH e temperatura, portano alla produzione di materiali tipo vetro o ceramica attraverso idrolisi e policondensazione di opportuni precursori alcossidici a base di silicio (es. TMOS, meta silicato di sodio). In questo settore l’attività di ricerca è stata incentrata nel controllare la stabilità e l’attività enzimatica dell’enzima cloroperossidasi (CPO) incapsulata in matrici siliciche semplici o composite per addizione di molecole poliossidriliche di sintesi (come i PEGs) o di origine naturale a struttura polisaccaridica (come alginato, chitosano, destrano, ecc.). Con alcuni sistemi polisaccaridici è stato possibile mantenere inalterata l’attività dell’enzima anche dopo 18 ricicli consecutivi della matrice. Matrici silicee, opportunamente modificate per idrofobizzazione della superficie, sono state inoltre utilizzate per l’immobilizzazione di molecole chelanti di nostra sintesi (poliammide e poliammidoammine) per l’estrazione in fase solida di ioni di metalli di transizione (Cu(II), Hg(II) ed altri). Anche in questo caso è stato possibile trovare le condizioni ottimali per l’estrazione di ioni metallici, mantenendo l’efficienza estrattiva per un elevato numero di ricicli consecutivi della matrice solida.